Era una notte buia e
tempestosa…..in realtà no: la luna, quasi piena, splendeva alta nel cielo e il
clima mite e la completa assenza di vento hanno aiutato i ritardatari così che
tutto è andato bene e nessuno si è fatto male.
Questa però è la fine
della storia, l’inizio è come sempre a novoli (Firenze) alle 6 del mattino dove
in 16 ci ritroviamo per partire alla volta della Val Serenaia in Apuane (come
si suol dire noi dilettanti del mestiere dell’alpinista, visto che l’Italiano
vorrebbe “nelle Alpi Apuane”).
La poca neve rimasta nel
bosco è già molto dura dal principio e una bella lastra di ghiaccio ricopre il
parcheggio e la forestale che si addentra in direzione degli Zucchi di Cardeto,
elevazioni minori tra le cime più note di Pisanino e Cavallo.
Ci dividiamo in tre
gruppi: due con destinazione gli zucchi, l’altro il Grondicile / il contrario:
la via prescelta sugli zucchi era il canale della Galleria per alcuni mentre
per altri il canale di sx al pizzo di mezzo. Il terzo gruppo invece dopo aver
valutato le condizioni del grondilice troppo magre si dirige alla volta della
via dei Chiavaresi al monte Contrario.
Insieme ai miei compagni
di viaggio, due cordate, partiamo un po’ prima degli altri e ci dirigiamo verso
il pizzo di mezzo non volendo trovarci tutti sulla Galleria, cosa che poi
invece accadrà visto che non troviamo l’attacco del nostro canale.
Già da subito perdiamo
tempo e ci facciamo raggiungere e superare dal gruppone, ma non siamo
preoccupati tanto lo scopo è fare il canale e scendere dallo stesso....non fare
certo tutta la traversata che prevede la salita del canale della galleria, poi
i pendii del pizzo Maggiore e successivamente la cresta fino alla forcella
del canale di discesa….quello che avremmo dovuto fare originariamente.
Il canale è molto
incassato e le condizioni ottimali, neve dura quasi ghiaccio a tratti, facciamo
l’ultima parte a tiri, chiodando e proteggendosi, creando un tappo pazzesco e
una volta scollinati prendiamo la seconda decisione sbagliata della giornata:
continuare e scendere dall’altra parte.
La progressione quindi
continua lenta per tutte le cordate sulla via che scelgono di proseguire legati
anche dopo la cima per tutta la cresta di discesa del pizzo maggiore. Chi era
in testa ha difficoltà a trovare la discesa e arriviamo alla forcella tra i due
pizzi, ove cominciano le doppie, che è quasi buio, il tramonto è mozzafiato ma
l’ansia per il buio che avanza è tanta.
Decidiamo di scendere e farci tutte le
doppie assicurati mentre in una situazione normale dopo la seconda doppia si
può scendere tranquillamente faccia a monte fino ai due terzi del canale e poi
proseguire su pendenze più modeste.
Alle 23:00 finalmente ci
ritroviamo tutti nel bosco, alleggeriamo dalle corde i malcapitati in coda che
si sono smontati tutte le doppie e scendiamo verso il Donegani alla luce delle
frontali per molti quasi scariche.
Nel frattempo Francesco,
Gianpa, Antongiulio e gli assennati che non hanno continuato la salita dopo il
canale della Galleria (Franco, Patrizia, Simone e Paola) ci aspettano preoccupati in fondo valle fino a
mezzanotte. A loro va il nostro grazie per la pazienza dimostrata.
Posso solo dire che: da
una parte il fato ci ha voluto bene ancora una volta e dall’altra porterò
sempre con me la magia delle Apuane innevate in una notte di luna e
meravigliosamente stellata, passata con gli sciagurati compagni di cordata.
Mancava ancora una cosa
per concludere la serata: più che la fame, la sete e la stanchezza potè la
ricerca del proprio materiale!!!
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