mercoledì 20 luglio 2016

GATP Brenta Camp

Sotto una debole grandinata nel pomeriggio del 14 luglio arriviamo al rifugio Agostini in Val D'Ambiez (dolomiti di Brenta). La grandinata è diventata poi una debole nevicata il tutto a 2°C secondo il termomento fuori del rifugio .... la vedo bigia scalare domani.

L'abbondante e ottima cena e l'ottima compagnia di 10 GATPini ci conforta, la notte passa tranquilla nella nostra nuova cameretta (il rifugio è stato ristrutturato completamente nel 2014 dopo che una valanga lo aveva seriamente danneggiato) ma il vento non smette di battere sugli scuri ....almeno domani sarà buon tempo.



Il tempo è bello ma con il vento da EST è freddino e prima delle 11 sarà dura arrampicare; nel frattempo rimaniamo in quattro: io(GM) Ire, Pima e Leo; gli altri danno forfait e scendono nella calda e assolata Arco per scalare con più agio.

Noi quattro decidiamo di restare; la montagna vuole pazienza e riflessione e anche un po di sofferenza perchè no, per poi raggiungere il proprio obbiettivo con "Concordia" e "Soddisfazione".



Riusciamo ad arrampicare tre giorni su tre: Torre D'ambiez, tentativo alla Fox-Stenico a cima d'Ambiex e Spigolo dell'avancorpo dei Denti d'Ambiez.






La Fox purtroppo ci vede rinunciare al 4° tiro dopo che le difficoltà maggiori erano passate; un chiodo che salta, qualche livido e il sole oltre il meriggio ci suggeriscono di tornare giù a doppie e godersi il sole del pomeriggio. Ormai il vento è calato e si sta davvero bene.




La via rimane li, ci torneremo un'altra volta, più allenati e determinati e magari con un martello per rimettere il vecchio Livanos a lama della Charlet che Leo giustamente si porta a casa per lo scaffale dei ricordi. (per chi la ripete la via ora il 2° chiodo del 4° tiro non c'è più :-) )



I gradi del Brenta si rivelano, come risaputo, severi e ingaggiosi, il V+/A0 è bello tosto e la chiodatura è avara: una serie di friend BD fino al 3 e una di dadi fanno parecchio comodo.

Anche il diedro/spigolo del terzo giorno, che con i suoi 5 tiri IV+ doveva essere una passeggiata, ci impegna non poco: dopo il primo tiro troviamo solo un'altro chiodo, la relazione non torna, dove si deve andare a dx noi passiamo bene a sinistra, la sosta su clessidra si rivela uno spuntone appena accennato.
Solo alla fine del canalaccio di uscita, dove un motocarro di ghiaia ha scaricato il suo cassone, c'è una sosta con 2 fix brillanti ....a cosa servono? un soccorso? ce lo siamo chiesti tutto il viaggio di ritorno!



Nel frattempo due cordate francesi che erano al rifugio con noi fanno l'en-plein con Fox, Vienna e Soddisfazione, c'è anche gente a chiodare e ripulire in zona cima SUSAT ... in lontananza sentiamo gli schianti delle rocce sui ghiaioni.








Scendiamo a valle Domenica con alle spalle questo spettacolo della natura e una giornata calda senza una nuvola in cielo come di rado se ne vedono in Brenta. Ci ricorderemo molte sensazioni di questi quattro giorni e sicuramente l'ospitalità di Roberto e di suo padre Ignazio, veri custodi di questo angolo di Brenta.



GM, GATP 20-07-2016

mercoledì 6 luglio 2016

Gita Sezionale oltreconfine – Aiguille du Tour


La sveglia era stata impietosa, e le previsioni meteo del pomeriggio che ci attendeva per la salita al rifugio anche. Nonostante questo, il gruppo di 33 fiduciosi alpinisti e 2 escursionisti è determinato per questa gita sezionale.



Effettivamente il tempo sabato non era dei migliori, e la salita del primo giorno è stata accompagnata da nebbia costante ma fortunatamente solo da poche gocce d’acqua. Un paio di ore di camminata e già a quota 2.400 i nevai erano ancora presenti durante lunghi tratti della salita al rifugio.



Accanto al rifugio che sbuca sopra al nevaio, i seracchi del fronte del “Glacier du Tour” ci guardavano minacciosi nella loro bellezza.

 




Il pomeriggio passa veloce, e dopo la meticolosa spunta delle tessere cai, e una piacevole cena in compagnia andiamo a letto fiduciosi nel domani.



Ed infatti il risveglio sarà coronato dalle nubi scese al di sotto della nostra quota, regalandoci un alba di colori e panorami bellissimi che il giorno precedente non avevamo potuto ammirare.

 





 

E’ ora di legarsi, per procedere su ghiacciaio ci suddividiamo in cordate da tre. Il clima è perfetto, sereno e poco vento, non troppo caldo. Sarà per questa ragione che quest’angolo di paradiso in questa prima domenica di Luglio è pieno di alpinisti?



Le cordate iniziano la salita verso il Col Superieur du Tour

 

Dietro il quale si nasconde il meraviglioso Plateau du Trient con la vista di un panorama che spazia.



Aggirato il col du Tour ecco finalmente l’Aiguille du Tour



Purtroppo solamente qualcuna delle nostre cordate riuscirà a raggiungere la vetta, taluni a causa di qualche “deviazione” sulla traccia ed altri a causa del troppo affollamento sulla cresta di roccia.



 

Nonostante questo tutti siamo stati appagati dalla splendida giornata passata chi sul ghiacciaio, chi tra i sentieri del Col du Balme, in una limpida giornata di sole ed in buona compagnia in ambiente maestoso.




 
 




GATP GEEO BAFILE