domenica 31 gennaio 2016

DUE GIORNI SUL BICCO


Alle 4:00 suona la sveglia, si parte per i Sibillini. In questa uscita tanti i gattippini presenti fra le nuove leve della Scuola di Alpinismo. Parcheggiamo davanti all'Hotel Felicya e ci incamminiamo nella Val di Bove.



Raggiungiamo il versante nord del Bicco e in varie cordate ci sparpagliamo sulla parete; la via di salita non è obbligata. Le condizioni della neve non sono il massimo ma le difficoltà non eccessive non creano problemi. Le nubi si infittiscono rapidamente e la nebbia nasconde la cima: scottish conditions!



Dalla cima la visibilità è di pochi metri e per evitare di perdersi scendiamo dalla cresta ovest. Torniamo alle auto al tramonto, con gli ultimi raggi di sole che riescono a bucare le nuvole.


Il mattino seguente il tempo non migliora, e in più tira anche vento. Non ci scoraggiamo e torniamo al Bicco con l'intenzione di salire la cresta nord-est.


Alcune cordate attaccano la cresta alla base, altre puntano a salirla dal canale nord.
Giunti alla base del canale nord ci accorgiamo che una placca rocciosa liscia e compatta non permette di passare, ma non ci scoraggiamo e saliamo per un canale laterale, con attacco impegnativo ma che riusciamo a superare.


Saliamo di conserva la parte rimanente della cresta e insieme raggiungiamo la cima; la visibilità inaspettatamente migliora e così possiamo scendere verso sud, sfruttando le piste da sci deserte per la poca neve.



E' pomeriggio, prima di tornare a casa festeggiamo insieme con una merenda a Ussita, giusta conclusione di due giorni di alpinismo e allegria. Grazie Omar, ideatore ed organizzatore di questa iniziativa sicuramente da ripetere!
McFaggi

giovedì 21 gennaio 2016

Cogne: il D-DAY

Al grido di COGNATA!!!!! Scatta l’operazione cascate di ghiaccio 1 del 2016.



D-Day

Il D-Day ha inizio a Novoli alle 5 di mattina del 15 gennaio 2016, dove si ritrova il primo contingente di ardimentosi che sbarcano a Lillaz intorno alle 11.00.. Truppe alleate: GATP una divisione ed una brigata di ski-alp.



Si decide di raggiungere l’anfiteatro di Lillaz percorrendo il sentiero. In tal loco, già popolato, si svolge la parte di didattica ed i riti di iniziazione alla scalata sul ghiaccio per i novizi.


Tutto ciò grazie all’impagabile contributo di Umberto Ghiandi che dispensa oltre che nozioni di base anche consigli e perle di saggezza (ed anche un bel repertorio di moccoli) utili anche ai più esperti.


D-Day+1

Il gruppo si divide, nel frattempo giungono nella sera di venerdi e nella mattina di sabato, altre truppe di rincalzo. Gli Ski-alp vanno per i fatti loro a pellare su un sicuro pendio. I cosiddetti ghiacciatori dividono il fronte in quattro distinti gruppi d’assalto prendendo di mira la cascata Loie (3+) super affollata – da piccozzare le altre cordate - Champlong… che si rivela essere un bel canale di neve…, Lillaz Gully ed infine il gruppo dei due incursori sfonda la folla aprendo una testa di ponte sul Candelone di Patrì.





D-Day+2

Di nuovo divisione dei gruppi d’assalto… chi va sul Sentiero dei Troll, chi va alla ricerca di condizioni per Ghost gully (che non è formata), chi si lancia in un inutile avvicinamento di quasi tre ore con traccia da battere per raggiungere Pareri Contrastanti, salvo poi ritirarsi mestamente per condizioni non sufficientemente buone. Mentre le cordate degli arditi del Mugello puntano su Gran Val. Il gruppo Ghost Gully decide di ripiegare anch’esso su Gran Val… Giusto in tempo per assistere allo scarico di crostoni da rigelo sulla testa della povera Giorgia… piazzata sconsideratamente sotto la verticale di salita. Quindi ringambo da Gran Val.

Gli arditi del Mugello poi salgono Valmiana (2 ore per salire e scendere in doppia: 5 tiri).




D-Day+ 3

Il morale della truppa non è altissimo. Si valutano varie opzioni strategiche: dormire, baretti, Spa, forse scalare ancora su ghiaccio. Le temperature raggiungono il minimo dell’intera operazione: - 17 alle 9 di mattina. Ormai rimasti in pochi – ma buoni - si va di nuovo a lillaz, questa volta a fare il tiro iniziale. Bello. Con qualcuno che addirittura fa il suo primo tiro da primo su ghiaccio.



Due cordate, stanche ma non dome, si spingono fino a Valmiana dove piazzano una bella tacca.



Umberto dispensa consigli e moccoli in egual misura. Un grande!!! Vero valore aggiunto dell’uscita. Ha insegnato a novizi e pseudo esperti come si scala su ghiaccio.



A Umberto G. un ringraziamento speciale per la condivisione di un’esperienza enorme… a dimostrazione che l'apprendimento non finisce mai e che per tutti, esperti e non, c'è sempre qualcosa da imparare.


GATP & Skialp Bafile.



PS: Ci auguriamo di riavere presto gli amici Skialp ospiti ad una nostra gita.