domenica 21 giugno 2015

Le Grigne

In uno spensierato fine settimana di giugno un bel gruppo di "gattippini" si dirige con entusiasmo alla scoperta delle Grigne, il famoso gruppo montuoso sopra il lago di Como che, in un passato non troppo remoto, è stato un'ottima palestra per blasonati alpinisti del calibro di Cassin e Bonatti. Le loro vie sono tutt'oggi ripetute dai climber di mezza Italia.


Compatta roccia dolomitica, verticale ma sempre ben appigliata fa da terreno a divertenti vie, articolate e mai troppo lunghe, ideali per un gruppo come il nostro.


Giusto il tempo di lasciare un paio di cose nell'ottimo rifugio Porta e ci dirigiamo verso il Primo Magnaghi, oggi nostra meta di scalate. In un'ora e mezzo siamo già pronti per "mordere" questa bella roccia.


Tre cordate attaccano lo Spigolo Dorn, una divertente via di IV che sbuca sulla cresta che porta al Secondo Magnaghi.


Alle spalle il bel colpo d'occhio sulla valle sottostante e una propaggine del lago.


Dopo una uscita un po' affollata seguiamo la cresta fino al secondo torrione dove incroceremo un tratto attrezzato che ci riporta al sentiero di avvicinamento.


Le altre due cordate invece optano per il più ardito Sigaro Dones.


Altra bella via con passi sicuramente più duri.


In fine la meritata cena e, mentre l'oste fa la corte alla nostra bella, noi gli finiamo tutto il vino :)


Secondo giorno, si riparte. Quest'oggi due cordate vanno a fare il "giro del fungo", mentre le altre tre sulla Zucchi.


Altra giornata di divertenti arrampicate.


Il meteo continua ad essere clemente, giusto una spruzzatina durante il rientro.


Il Fungo con la sua scenica calata nel vuoto.


Tommaso, Leandro, Francesco G., Olivia, Gianmarco, Giorgia, Matteo, Stefano P., Stefano S., Francesco N., Francesco B.

lunedì 1 giugno 2015

Avventure Apuane


Alpi e Appennini a rischio temporali; solo le Apuane danno garanzia di tempo stabile... e allora approfittiamone per esplorare angoli meno noti delle montagne di casa nostra. Direzione S. Anna di Stazzema, destinazione Monte Ornato. Attraverso un fitto bosco raggiungiamo la base dello spigolo del terzo Pizzo del Bottino: lo spigolo dell'Argentiera.


Più che una via è una cresta nel bosco; infatti per poterci arrampicare sono state tagliate molte piante.


La roccia è abbastanza solida ma abbonda di incrostazioni muschiose e lungo l'itinerario sono frequenti i tratti terrosi.

Gli spit lungo la via sono più che sufficienti: le difficoltà sono di terzo grado con qualche passaggio un po' più difficile. Inutili le protezioni veloci.


Se proprio non volete fare a meno di ripetere questa via, fate riferimento alla relazione di Toscoclimb. L'avvicinamento e la discesa sono segnati molto bene, con bolli arancioni e ometti. Per raggiungere la Foce di S. Anna è però più breve seguire lo stesso avvicinamento per la falsia delle Pareti di Compito (M. Lieto).
L'indomani cambiamo zona: con un sentiero molto panoramico raggiungiamo il Passo delle Greppie, sulla Cresta degli Uncini. Posto fantastico, con bellissime guglie di calcare bianco: la nostra è poco oltre il passo.


Il versante massese.


Kairos: via breve ma intensa: tre tiri di 6a, su roccia ottima.


La parte finale del terzo tiro.


Con una sola doppia torniamo alla base della guglia.


Via molto breve ma da consigliare, anche per il bellissimo ambiente in cui si svolge. La via è spittata ma in alcuni punti le protezioni sono un po' distanti, per cui occorre masticare bene il 6a. Portare qualche friend per integrare.
Posti nuovi da esplorare non mancano, anche sulle "nostre" montagne, basta aver voglia di cercarli...