domenica 31 marzo 2013

Cascata di Patrì - Valnontey

La primavera continua a latitare,  nessuno avrebbe mai detto che a Pasqua il ghiaccio potesse essere ancora solido e abbondante. E allora non ci resta che affilare gli attrezzi e partire per l'ultimo valzer di picche della stagione sul ghiaccio verticale.

L'obiettivo è Patrì, una delle più belle e famose cascate della Valnontey.

L'avvicinamento è circa un'ora e mezzo risalendo la valle dal villaggio di Valnontey. Per fortuna i dieci centimetri di neve caduti ieri sono già trasformati.

Il primo tiro sono due salti divertenti di ghiaccio compatto.

Il secondo breve ma intenso. Dietro comincia a fare capolino il famoso candelone di Patrì. Segue un terzo tiro praticamente da "camminare".

Il quarto è un bel muro di trenta metri "bello" continuo.

Le diverse soste presenti lasciano ampi spazi all'interpretazione di questo tiro che può essere composto da due scivoli molto semplici se preso a sinistra oppure sempre più continuo e verticale via via che ci si sposta sulla destra.

Dopo un traverso delicato su ghiaccio che suona "vuoto" ci si infila in una simpatica e stretta goulotte fino a raggiungere l'ultima sosta.

E poi via giù con le doppie, buttando continuamente lo sguardo al candelone sulla destra. Chissà...magari in un prossimo valzer...

Giorgia, Antonio, Francesco




domenica 24 marzo 2013

Garnerone - Via Super Pilin

C'è ancora tanta neve in Apuane: dove sarà più probabile trovarla trasformata? Ci viene in mente il versante occidentale del Garnerone: optiamo per Super Pilin, la scarna relazione parla di AD...


Risaliamo senza difficoltà i pendii alla base della montagna, la neve è dura e ci lascia ben sperare.


Puntiamo un evidente canalino...


... e risaliamo un ripido pendio.


Via via che saliamo la neve diventa più farinosa e inconsistente.


Sotto un risalto di misto decidiamo di legarci. McFaggi prende il comando delle operazioni...


Chris segue sul primo tiro.


Il canalino del secondo tiro. La neve è inconsistente, McFaggi deve lavorare di paleo-traction...


Segue una cengia su un abisso; in fondo si vede il pendio finale... ma ecco la sorpresa: un diedro-camino di misto (III+ su roccia), inizialmente strapiombante, impedisce di saltare sul pendio. La risalita del diedro-camino è difficile ma McFaggi raggiunge una piazzola e fa sosta.


Un ultimo salto di roccia ci separa dal pendio finale; McFaggi riparte ma un sasso non ci sta e... il risveglio è tre metri sotto la sosta, in piena parete. Viste le non-condizioni della montagna decidiamo che è più sano tornare indietro.






Tutto sommato mancavano pochi metri alla cima, la via è praticamente fatta, perlopiù con una variante finale (almeno D+). Siamo ugualmente contenti, giornata splendida...