mercoledì 31 agosto 2016

Tofana di Rozes - Primo Spigolo

Agosto, tempo di grandi classiche. Una bella e decisa alta pressione ci invita ad una rapida puntata in Dolomiti ma, orologio alla mano, realizziamo che tra lavoro e famiglia non riusciamo a rosicchiare più di 24 ore di libera uscita. L’imperativo è quindi ottimizzare al massimo i tempi. Venerdì dopo lavoro si parte: destinazione Tofana di Rozes che raggiungiamo comodamente verso mezzanotte. La notte passa mite sotto un bellissimo cielo stellato in una radura sotto il rifugio Di Bona. Alle prime luci dell’alba siamo già in marcia verso la grande parete sud.


Molto umilmente la nostra scelta ricade sulla Alverà-Pompanin storica via aperta nel 1946 e la più abbordabile del trittico dei tre spigoli. Come sempre accade la facilità di accesso richiama pubblico, soprattutto in una bella giornata come oggi. Siamo la seconda cordata ad attaccare, non è andata male.

15 tiri di roccia compatta molto aerei e con difficoltà fino al V+.


Il passaggio chiave arriva al terzo tiro e sinceramente non ci sembra così impegnativo.


Un paio di tiri divertenti sul lato sinistro ci portano fin sullo spigolo. Da qui uniamo il sesto e settimo in un unico tiro: traverso aereo e poi paretina che rimonta una pancia passando sul lato destro dello spigolo.


Il passaggio dato V- ci sembra impegnativo, probabilmente per la roccia lisciata dalle migliaia di ripetizioni.


Proseguiamo spediti: ancora un paio di passaggi e si incomincia a vedere la cima.


Giornata con tempo spaziale! Visibilità esagerata.


L’uscita caratterizzata da un gendarme dalla curiosa forma.


Ed infine la consueta foto di vetta, per la quale l’estemporaneo fotografo ha preferito il panorama alle nostre brutte facce. Come dargli torto. :)


Francesco e David.

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