Partenza sabato mattina, 6 settembre.
Previsioni meteo: acqua il sabato pomeriggio e la domenica pomeriggio, domenica mattina ci dovrebbe essere una finestra di beltempo... speriamo!
Arriviamo a Valbondione e Antonio (l'autista) si merita un applauso per una manovra millimetrica con cui fa inversione a U con il pullman in una stradina strettissima.
Ci si cambia e si parte alla volta del rifugio Coca.
In capo a 3 ore, come da tabella di marcia, siamo al rifugio, tutti asciutti (cioè... quasi tutti).
Il gestore ci dice che in tutta l'estate hanno avuto solo 2 (due) giorni di bel tempo!
Poi la pioggia smette e ci lascia anche il tempo, in attesa della cena, per una passeggiatina al Lago Coca.
La mattina, date le previsioni meteo, decidiamo di partire presto e così, alle prime luci siamo già in cammino.
Abbiamo così la possibilità di gustarci le prime luci del sole
e di incontrare i veri proprietari del posto.
La salita diventa più impegnativa, si comincia ad usare le mani.
E la strada ogni tanto va trovata: in caso di nebbia potremmo essere in difficoltà...
Ma il tempo regge ed il panorama diventa sempre più aperto, finché in cima si spazia quasi a 360 gradi (Bernina, Ortles, Adamello...)
Una foto di vetta tutti insieme
e si riparte subito per la discesa, con un occhio alle nubi che salgono velocemente da fondo valle.
Sulla via del ritorno incrociamo tanti che salgono: meno male che siamo partiti presto!
Una corda di sicurezza nei due passaggi più impegnativi ed in breve siamo fuori dalle difficoltà.
Il resto è una lunga, ma lunga, ma lunga discesa fino a valle, dove ci aspettano (da poco) gli escursionisti del "giro B", anche loro soddisfatti per il bell'ambiente che si sono goduti al lago del Barbellino, nei pressi del rifugio Curò: il tempo ci ha voluto veramente bene!
Di nuovo tutti in pullman e via: Antonio ci riporta a casa.
Nessun commento:
Posta un commento