Domenica mattina siamo partiti da Firenze sotto i migliori
auspici di un cielo soleggiato e terso alla volta di Capo d'Uomo, con in mente
due possibili vie lo Spigolo Bonatti e Argento Argentario.
All'arrivo perfide
nuvolaglie nere ci sovrastano e Alessandro si accorge di aver scordato
l'imbraco, se ne arrangia quindi uno con una megafettuccia (da alcuni definita
fettuccia norvegese) in puro stile alpinismo classico.
L'avvicinamento è breve ma nell'ultimo tratto su terreno
infido e instabile, con poca voglia di continuare a ruzzolar per sassi e
considerando il forte vento che sullo spigolo non ci darebbe tregua optiamo per
attaccare la via Argento Argentario che parte più alta dello spigolo.
Si sale su senza particolari problemi, la roccia a parte
qualche punto un pò rotto offre una serie di prese straordinatamente varia, la
via è decisamente bella, spittata quasi da falesia e gradata con una certa
generosità. Peccato solo tre tiri.
Si esce sullo spigolo dove il sole torna a farci visita:
dopo qualche valutazione se fare gli ultimi due tiri dello spigolo Bonatti,
decidiamo che sono decisamente troppo artefatti, si finisce a piedi.
Qualche foto al panorama...
...e alla torre autoscatto con Alessandro orami calato nel
suo ruolo di pioniere dell'alpinismo.
Jacopo, Elisa, Tommaso, Neri, Alessandro