Partiti di buon mattino, ma non troppo presto dal rifugio Torino, una volta raggiunto il colle Flambeaux, la Pyramide de Tacul si apre davanti a noi come il più modesto dei satelliti del Tacul.
L'attacco della via Ottoz si trova alla base della parete est e vi si accede direttamente dal ghiacciaio du Geant in una zona molto crepacciata.
Lasciamo alla base tutto quello che non ci serve e iniziamo a salire, rendendoci subito conto della grandezza di quello che da lontano appare come un modesto satellite.
L'arrampicata è entusiasmante su un granito sempre compatto. Le difficoltà sono contenute, al massimo si arriva ad IV+, ma mai da sottovalutare. Ci troviamo in un ambiente di alta montagna.
Ovunque ci giriamo il panorama è mozzafiato. Il ghiacciaio du Geant, i due Capucin e più in la l'Aguille du Vert e il Dru.
Le grandi placche e le solide lame sono divertenti da salire.
Nella parte finale il passaggio chiave della vita, proprio quando inizia a soffiare un vento freddo.
La discesa non è per niente banale. Impieghiamo diverso tempo per le calate in doppia, mentre la temperatura continua a scendere. Nelle lame di granito abbandoniamo una corda incastrata.
Una volta ridiscesi sul ghiacciaio il rientro al rifugio è comodo e veloce. Una gran bella via. Una gran bella giornata.
Franco, Gianluca, Daniele, Stefano, Francesco
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