giovedì 1 giugno 2017

Sotto la sottana di Tiziana


I nomi delle vie di arrampicata sarebbero sicuramente interessanti da studiare, a volte sono solo dediche, a volte storie, a volte sfide. Sarebbe bello, ma noi dell'arrampicata moderna non abbiamo tempo per lo studio, a noi basta sapere che il grado è un pelino sopra a quello della via della settimana scorsa, dov’è l’attacco, quanto son lontane le protezioni...
Ed invece chissà chi era Tiziana, nella vita di Claudio Ratti o in quella di Marchetti; chissà se era un Amore,  una compagna di corda o magari la nonna!
Della Tiziana oramai si conosce solo un mezzo busto, scolpito a chiodi e spit lungo la parte alta della Sud del Pizzo d'Uccello.
Mentre le gambe, della Tiziana, avvolte di una verde sottana, se le son dimenticate tutti.
A noi invece le gambe delle signore (più o meno conosciute) piacciono, incuriosiscono...e quindi siamo andati a dare un'occhiata alla parte bassa, della Tiziana.
In rete c'è solo una relazione su Apuane forum (preziosissima: grazie davec77). La descrizione originale la riportiamo dallo Scarpone del Maggio 1975; se ne trova una sintesi sulla Bibbia del Nerli (Guida CAI-TCI).




La via attacca su un diedro con roccia e paleo circa 20 metri a sinistra dell’attacco di Diedri Sud.
L1: Si sale il diedro, poi  si deve spostarsi decisamente a Sx sino a trovare uno spit ed un vecchio chiodo su cui si sosta. Non ci sono molte possibilità di proteggersi (III) ed in sosta si fa molta fatica a recuperare la corda(45 m).
L2: Si sale una breve fessura posta leggermente a sx della sosta (III+) e poi la parete successiva va risalita obliquamente verso sinistra, seguendo un diedro canale-superficiale (1 ch. alla base, III+/IV-) di roccia migliore ma non ottima, fino a reperire una sosta con 2 ch. (35 m).


Sul secondo tiro

L3: Da qui si risale in verticale per qualche metro (IV-) superando poi un muretto (IV, 1 ch.) al di sopra del quale ci si trova su una zona di placche inclinate. Ci si deve portare a destra per entrare nel canale–camino ben visibile già dalla sosta. Il traverso è delicato, anche a ragione di una roccia buona non ottima (IV+). All’ingresso del canale c’è la sosta con 2 ch. (30 m). Non abbiamo visto il secondo chiodo, completamente coperto dal paleo eproseguendo abbiamo sostato all’inizio del canale-camino (40-45m).
L4: Lo stretto canale-camino va risalito sino alla sua conclusione (III e IV; roccia non buonissima, da verificare). A metà tiro il canale si stringe e si può salire in opposizione(IV). Poco oltre si incontra un vecchio ch. Sosta da attrezzare a fine corda al termine del canale (60m).
Nel canale-camino


L5: Si esce dal camino verso sinistra (III, ma con poche possibilità di proteggere), raggiungendo la zona appoggiata di paleo e roccette, sino a giungere alla sommità del contrafforte destro del Pizzo. Sosta da attrezzare a fine corda (60 m).
L6: La parte alta della via è da qui ben visibile (ci si ricongiunge all’uscita di Diedri Sud).
Per i tiri della parte alta far riferimento ad una delle numerose relazioni disponibili.

La roccia non è certamente ottima, ma nemmeno così lontana dello standard Apuanico tanto da giustificarne l'abbandono.C'è molto paleo e poche possibilità di protezione, pochi chiodi di via, ma i tiri L2,L3 ed L4 regalano una certa soddisfazione. Obbligatorio qualche friend di misura medio-piccola, utilissimi chiodi a lama e di tipo universale (P+S) in acciaio dolce.
In particolare il traverso sulle placche del tiro 3 richiede calma, fiducia ed un po' di immaginazione...nel complesso (quando suDiedri Sud c'è la fila: com'è capitato a noi) andare a far la conoscenza di Tiziana (integrale) può essere una opzione tutt'altro che da disdegnare.


Prussik & Tommy

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