giovedì 26 luglio 2012

Vetta del Bianco

E' mezzanotte quando la sveglia suona. Una veloce colazione prima di lasciare il rifugio Torino maledicendo i gestori del Cosmiques che non avevano posto per noi. Il cielo è stellato, il ghiacciaio è scuro. Trovare la traccia giusta sul crepacciatissimo Glacier du Geant non è uno scherzo. Perdiamo tempo prendendo e lasciando un sacco di metri di dislivello. Quando finiamo di attraversare la Valle Blanche il cielo inizia a schiarire.


Iniziamo a salire il Tacul per la via dei Tre Monti. L'alba è emozionante.


Due settimane prima il terribile incidente del Maudit proprio dove stiamo passando. Impossibile non pensarci.


Sul tratto finale prima di raggiungere lo spallone del Maudit la parte più difficile.


Dopo di che non restano che gli ultimi pendii da salire tra panorami mozzafiato.


E finalmente, dopo 12 ore, la vetta. Una grande emozione per dei piccoli alpinisti come noi.


Scendiamo dal lato opposto completando la traversata. Giunti al Gouter il GPS ci racconta quanta strada abbiamo fatto.


Gioia, tanta.

Francesco, Daniele, Stefano


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