lunedì 23 luglio 2012

Pyramide de Tacul - Via Ottoz

Partiti di buon mattino, ma non troppo presto dal rifugio Torino, una volta raggiunto il colle Flambeaux, la Pyramide de Tacul si apre davanti a noi come il più modesto dei satelliti del Tacul.


Da queste parti le proporzioni sono difficili da valutare, e la Pyramide a destra non sembra che essere un sasso al cospetto dei giganti che la circondano.


L'attacco della via Ottoz si trova alla base della parete est e vi si accede direttamente dal ghiacciaio du Geant in una zona molto crepacciata.


Lasciamo alla base tutto quello che non ci serve e iniziamo a salire, rendendoci subito conto della grandezza di quello che da lontano appare come un modesto satellite.


L'arrampicata è entusiasmante su un granito sempre compatto. Le difficoltà sono contenute, al massimo si arriva ad IV+, ma mai da sottovalutare. Ci troviamo in un ambiente di alta montagna.


Ovunque ci giriamo il panorama è mozzafiato. Il ghiacciaio du Geant, i due Capucin e più in la l'Aguille du Vert e il Dru.


Le grandi placche e le solide lame sono divertenti da salire.


Nella parte finale il passaggio chiave della vita, proprio quando inizia a soffiare un vento freddo.


La discesa non è per niente banale. Impieghiamo diverso tempo per le calate in doppia, mentre la temperatura continua a scendere. Nelle lame di granito abbandoniamo una corda incastrata.


Una volta ridiscesi sul ghiacciaio il rientro al rifugio è comodo e veloce. Una gran bella via. Una gran bella giornata.

Franco, Gianluca, Daniele, Stefano, Francesco





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