lunedì 16 novembre 2015

Rossi-de Carlo alla Sud della Penna di Sumbra

Si sa che gli amici ti vogliono bene e che se un sabato lo passi a sbucciarti le dita in una bella falesia ti riportano subito coi piedi per terra anzi con piedi e mani sul paleo e appigli mobili: ecco quindi che domenica 25 ottobre partiamo per la via Corsi - De Carlo (1950) sul versante sud della Penna di Sumbra.



La via percorre il contrafforte sud della cresta est, ovvero l'evidente costone che separa il fosso dell'Anguillaia (quello delle famose marmitte) da quello delle Comarelle.


Le difficoltà secondo la guida monti vanno dal II al IV su roccia tipica apuana, tranne per fortuna sul tiro di IV dove troveremo tutto ragionevolmente solido.

L'ambiente è solitario e piuttosto severo, ma la giornata è bella, la temperatura gradevole ed i colori dell'autunno rendono ancora più belle le nostre Apuane.



Lasciamo le auto sulla strada di fondovalle nei pressi dello sbocco del Fosso delle Comarelle e saliamo direttamente il costone su terreno relativamente facile (erba, roccette, placchette di marmo), ma piuttosto ripido, fin oltre la metà quando iniziano il tratto più esposto e le difficoltà.


Procediamo in conserva e facciamo a tiri solo due lunghezze, quella di IV, divertente e su roccia solida ed la successiva che non passa il II, ma nella quale è quasi impossibile trovare qualcosa di "buono" dove mettere mani e piedi, poi con un ultimo tiro semplice e più solido raggiungiamo i prati che scendono dalla cresta est, ci sleghiamo e andiamo in direzione del breve camino di buona roccia che ci porta sulla cresta.


Decidiamo di scendere per il costone delle Comarelle sul quale una traccia ci dovrebbe portare fino verso quota 1000 per poi farci scendere nel fosso e da lì alla strada; ovviamente ad un certo punto perdiamo la traccia "tanto di qua va bene lo stesso" e vagando per castagneti abbandonati ed arati dai cinghiali arriviamo alla frazione di Cerreta, poco sopra Isola Santa, da qui stanchi, ma felici e con le tasche piene di castagne come le gote di uno scoiattolo, percorriamo il buon km di strada asfaltata che ci separa dalle auto.



Massimo, Michele, Patrizia, Franco, Eriberto, Cristiana

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