martedì 18 giugno 2013

Parete Nord - Monte Pasquale



Siamo saliti al Pizzini martedì. Trattamento 5 stelle e perfetta veduta sulla nord del Pasquale e sulla sud del G. Zebrù. A sera c’erano 10°, quindi mercoledì siamo andati su presto: alle 2.30 in marcia e alle 4.00 all’ attacco. Rigelo comunque accettabile. La via in se è molto bella per il contesto, ma le difficoltà si concentrano tutte sugli ultimi cento metri, per il resto è una salita su neve a 45°. 


L’ uscita l’ abbiamo fatta su ghiaccio vivo, pendenza sui 55 / 60°. Alle 7 eravamo in vetta. Conserva protetta sul tratto ghiacciato, per il resto sciolti. L’uscita è comunque aggirabile su pendenze minori, tenendosi sulla sinistra. La valutazione D- mi è sembrata molto generosa. Dalla vetta traccia di discesa perfetta sul ghiacciaio, e rientro veloce su neve che piano piano mollava. Ciaspole indispensabili! Alle 11 eravamo alla macchina. 




La salita è decisamente consigliabile per il contesto, o - come nel mio caso - per prendere confidenza con le nord. Avvicinamento davvero breve. Dalla vetta il panorama è impagabile, sulle 13 cime e sul Gran Zebrù. Avendo un po’ di tempo, e le gambe che tengono, può essere molto bello concatenare la salita al Pasquale con il Cevedale. Si tratta di mettere in conto altri 300 mt di dislivello con brevi tratti di misto ed un rientro leggermente più delicato tra le seraccate del Cevedale.



Il viaggio di ritorno su Firenze è stato davvero interminabile! Un applauso a Sergio che in serata è arrivato a Roma, si è fatto un caffè, ed è andato a fare il turno di notte.

Per la cronaca un ragazzo svizzero ha fatto invece dietro front sulla via del collo di bottiglia sullo Zebrù, pare che lì la neve fosse pessima.

Saverio e Sergio (amico e socio Cai di Roma)

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