martedì 17 febbraio 2015

Ben Nevis Climbing Experience

Sabato 7 febbraio. Dopo oltre cinque mesi dalla programmazione arriva finalmente il momento della partenza verso la montagna più alta, più famosa e più frequentata del Regno Unito, simbolo e orgoglio dell'alpinismo britannico. Un comodo volo Lufthansa da Firenze ci deposita in un batter d'occhio a Edimburgo da dove, con due potenti auto a noleggio, raggiungiamo in poco più di tre ore Fort William, sonnolenta cittadina scozzese, porta di accesso al famoso versante nord del Ben Nevis. Quello che rimane di questo primo giorno in terra di Scozia lo dedichiamo alla preparazione del materiale e al reperimento dei vivere per i giorni a venire.

Domenica 8 febbraio. Dopo aver raggiunto il parcheggio alto della North Face inizia il trasporto di viveri e materiale al Cic Hut, un rifugio autogestito a circa un'ora e mezzo di cammino che sarà base di partenza e accogliente ritorno delle nostre salite. La giornata vola via veloce, quando finiamo di sistemarci è già l'ora di cena. Il tempo di quattro chiacchiere e filiamo a letto belli carichi per il giorno seguente.



Lunedì 9 febbraio. Finalmente la montagna. Il tempo purtroppo non è un gran che, ma qui sembra non interessare a nessuno. Si parte, destinazione The Curtain (III, 5), una bella colata di ghiaccio, ottima per iniziare a prendere confidenza con il ghiaccio scozzese. 


Le soste sono ovviamente tutte da attrezzare. Nelle 4 salite fatte nei 4 giorni sul Ben alla fine conteremo solo 3 chiodi trovati in loco, per il resto tutto da proteggere, coerentemente in linea con la buona mentalità britannica.


Martedì 10 febbraio. Il tempo sembra buono, si va in vetta. E per arrivarci scegliamo una classica, Glover's Chimney (IV, 4), famosa soprattutto per la simpatica uscita dallo stretto camino. 


Due tiri continui su un bel ghiaccio compatto, non particolarmente difficili ma da non sottovalutare.


Si prosegue per 150 metri in conserva, proteggendosi su qualche candelozza di ghiaccio ai lati del canale.


La via si rifà più verticale. Il primo tiro che adduce al camino.


E poi il secondo che lo sale.


Fino alla divertente uscita.


Ancora un passo duro per salire sulla cresta.


E con due tiri si sbuca sulla vetta. Ad attenderci un meraviglioso sole sopra ad un mare di nuvole. Sarà l'unica volta che vedremo il sole in tutta la settimana.


Mercoledì 11 febbraio. Il tempo "sembra" nuovamente buono. Si torna in vetta. Questa volta scegliamo un'altra grande classica, Zero Gully (IV, 4). Cinque tiri piuttosto sostenuti e poi altri 150 metri per la vetta.


Primo tiro sotto un cielo terso.


Ma l'illusione dura poco. In un batter d'occhio arriva la nebbia.


Al terzo tiro la visibilità è quasi azzerata. Ci armiamo della provvidenziale filosofia scozzese e continuiamo la nostra salita, provando a goderci la montagna anche in queste condizioni.


Nel frattempo l'umido vento ghiaccia le nostre giacche e i nostri imbrachi. Una volta in vetta sembriamo delle croccanti sculture di ghiaccio. E per fortuna che abbiamo i gps per scendere...!!


Giovedì 12 febbraio. Ultima salita di questa avvincente settimana. Le forze sono ovviamente calate e il tempo continua a non essere un gran che. Tower Scoop (III, 3) è una breve ma intensa colata con la quale ci congederemo da questo plastico e divertente ghiaccio scozzese.


La via si sviluppa su due tiri, abbastanza continui, con un uscita su un nevaio sul quale non è semplice attrezzare una sosta.


Nell'unico breve scorcio di cielo pulito della giornata facciamo in tempo a scorgere l'uscita del Glover's Chimney fatto due giorni fa e facilmente riconoscibile contro cielo.


Venerdì 13 febbraio. E' arrivato il momento di rifare i nostri zaini, di lasciare l'ottimo Cic Hut che ci ha dato "calorosa" ospitalità per cinque notti e di salutare l'amico Ben, prezioso compagno di divertenti giochi. Vivere in semplicità, in essenzialità e in buona compagnia per tutti questi giorni è stata un'esperienza unica nel suo genere, anche se faticosa per il corpo sicuramente remunerativa per lo spirito.


Sabato 14 febbraio. Il tempo di salutare la Scozia e, così comodamente come l'abbiamo raggiunta, la lasciamo alla volta di Firenze dove atterriamo in tempo per la cena.


Francesco, Simone, Cristiana, Franco, Patrizia, Matteo.

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